Che cosa sono?

Sono una malattia sessualmente trasmessa altamente contagiosa dovuta ad un papillomavirus (HPV) attualmente classificato in decine di tipi diversi. Fra tutti rivestono particolare importanza quelli definiti oncogeni come  l’HPV-16  e l’HPV-18  per il ruolo carcinogenetico   ampiamente dimostrato a carico della cervice uterina e delle altre mucose eventualmente coinvolte: nel 95% dei tumori invasivi della cervice uterina è stata chiaramente riscontrata la loro presenza.  Per le possibili implicazioni oncologiche i condilomi acuminati vanno dunque sempre curati.

 

Dove e come si manifestano?

Clinicamente sono contraddistinti da escrescenze papillari acuminate  mollicce rosa o brune isolate ma talvolta riunite in masse che per l’aspetto ricordano il cavolfiore con dimensioni da una capocchia di spillo a qualche centimetro a livello genitale maschile e femminile ma anche a livello perianale e orale. Hanno un accrescimento lento e progressivo con scarsa tendenza alla regressione spontanea con periodo di incubazione di poche settimane. Non esistono particolari problemi dal punto di vista diagnostico anche se è sempre auspicabile un semplice test all’acido acetico in soluzione del 5% allo scopo di evidenziare lesioni minime e/o iniziali altrimenti non visibili.

 

Come si curano? 

La terapia risulta efficace anche se spesso laboriosa per la notevole frequenza delle recidive. Si può utilizzare la crioterapia anche se la diatermochirurgia ha da sempre sortito i migliori risultati, talora senza anestesia locale per le lesioni più piccole (con l’utilizzo della metodica computerizzata). Ampio spazio trova modernamente la laserchirurgia con laser CO2 per la  possibilità di intervento in aree difficilmente accessibili e per la rapida riepitelizzazione tissutale delle parti trattate. Come per le verruche così anche per i condilomi si sta sempre più affermando l’uso della terapia fotodinamica soprattutto per la cura delle lesioni vagino-uterine e della regione anale dove l’impiego della luce rossa caratterizzante questa metodica permette di accedere molto facilmente e in maniera probabilmente più completa per la captazione elettiva della crema fotoattivante da parte di tutte le lesioni compreso le  più piccole e quelle  non ancora visibili ma già acido acetico positive.   

Condilomi acuminati del frenulo linguale  

Guarigione  dopo 8 giorni ( una sola seduta di Diatermochirurgia computerizzata)

Condilomi acuminati della vagina

Guarigione dopo 20 giorni (una sola seduta di Laserchirurgia con laser CO2)

Condilomi acuminati del pene

Guarigione dopo 20 giorni (una sola seduta di Laserchirurgia con laser CO2)