Che cos’è?
E’ un’affezione cutanea pruriginosa ad andamento cronico e recidivante, non contagiosa, che predilige l’età adulta. Frequente è l’interessamento delle mucose orali e genitali. Spesso viene segnalata l’associazione con epatopatie croniche.
Qual’è la causa?
Ignota è la causa, mentre strapazzi fisici e/o emotivi vengono sovente riferiti immediatamente prima della comparsa dell’eruzione. Si dà comunque per assodato l’intervento di meccanismi di autoaggressione immunitaria a carico degli strati più profondi dell’epidermide con evidenze istologiche di componente infiammatoria T-linfocitaria del derma.
Dove e come si manifesta?
Il lichen è caratterizzato dalla comparsa di lesioni papulose poligonali di ridotte dimensioni (1-3 mm di diametro) che confluendo possono raggiungere aspetto e dimensioni decisamente rilevanti. Le papule hanno colore rosso rosato con sfumatura lilla alla periferia delle manifestazioni più grandi. Si presentano rilevate, dure, a superficie piana e ipercheratosica con tipico reticolo arborizzato bianco-grigiastro (reticolo di Wickham) quale espressione dell’irregolare distribuzione dei granuli di cheratoialina epidermici. Le sedi maggiormente interessate sono l’area flessoria dei polsi, le avambraccia e le superfici anteriori delle gambe. In queste ultime la confluenza delle papule in forma di piastroni rilevati secchi e cribrati arriva a configurare il lichen ruber planus verrucoso.
Un’altra espressione clinica è la varietà sclero-atrofica che coinvolge spesso i genitali fino ad arrivare a quadri di fimosi cicatriziale serrata nel maschio e di atrofia vulvare con riassorbimento delle piccole e grandi labbra con dispareunia nella donna.
La mucosa geniena del cavo orale posteriormente e la lingua sono altre sedi tipiche di malattia dove si manifesta con lesioni arborizzate biancastre come corrispondente del reticolo cutaneo. La mucosa genitale viene coinvolta con espressioni similari.
Sono frequenti gli esiti discromici pigmentari brunastri che permettono talvolta di fare diagnosi in modo retrospettivo.
Il prurito è un sintomo di accompagnamento che può determinare grattamenti feroci con possibilità di ulteriore disseminazione della malattia per il fenomeno dell’isomorfismo reattivo o fenomeno di Koebner (presente anche in altre patologie come nella psoriasi), cioè comparsa di nuove papule su cute indenne per lesioni traumatiche anche minime.
Non vanno assolutamente dimenticate le indagini emato-chimico-strumentali volte a rintracciare una possibile malattia epatica cronica di accompagnamento potendo il lichen costituirne una “spia”.
Come si cura?
La terapia si è sempre basata sull’utilizzo di cortisonici per via topica mentre per le forme croniche o per quelle maggiormente pruriginose ci si è rivolti alla somministrazione di corticosteroidi per via generale.
Ma, come accade per altre patologie cutanee a scenario autoimmune, è con la Fototerapia UVB banda stretta 311nm che si ottengono i migliori risultati con i minori effetti collaterali. Con più ampie e migliori prospettive di successo la fototerapia trova indicazione anche per tutti i coinvolgimenti mucosi del cavo orale e dei genitali dove invece i trattamenti topici risultano più problematici.

Lichen ruber planus della lingua